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NEWSLETTER N°12 L’INVENTARIO e la CONTABILITA’ PATRIMONIALE

[14-03-2011]

NEWSLETTER N°12   L’INVENTARIO e la CONTABILITA’ PATRIMONIALE

 

I rischi connessi ad un’errata gestione e la possibilità di incorrere nel danno erariale

 

 

 

Molto spesso l’aspetto inventariale della pubblica amministrazione tende ad essere trascurato in favore di maggiori e più pressanti necessità operative.

 

Tuttavia l’obbligo legislativo e il diffondersi di una giurisprudenza sempre più attenta a tale aspetto obbligano tutti gli Enti pubblici a dedicare maggiore attenzione a tale apsetto procedurale.

 

Le problematiche discendenti da un’errata inventariazione dei cespiti di proprietà dell’ente può comportare serie responsabilità che unitamente alla trascuratezza nella conduzione del bene possono, in alcuni casi sfociare anche in un pesante danno erariale.

 

Succintamente i problemi connessi con l’inventariazione dei beni immobili dell’ente possono essere i seguenti:

 

 

 

  1. Esistenza di immobili non censiti (necessario quindi il calcolo della rendita provvisoria metodo DOCFA, inserimento in inventario come rendita presunta – in fase successiva si renderà necessario il vero e proprio accatastamento.)

 

A tale proposito si ricorda che il D.P.R. 6-6-2001 n. 380 TESTO UNICO EDILIZIA all’ Articolo 25 e 26

stabilisce che il certificato di agibilità attesta la sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti negli stessi installati, valutate secondo quanto dispone la normativa vigente.

 

Alla domanda per il rilascio del certificato di agibilità deve essere allegata copia della dichiarazione presentata per la iscrizione in catasto, redatta in conformità alle disposizioni dell'articolo 6 del regio decreto-legge 13 aprile 1939, n. 652, e successive modificazioni e integrazioni.

 

Quanto sopra significa che in assenza di regolare accatastamento l’immobile non può essere contraddistinto da decreto di agibilità. Ovvie le responsabilità discendenti da tale situazione

 

  1. Esistenza di accatastamenti non corretti (L’errata attribuzione di categoria, l’errata indicazione della volumetria o della superficie, l’errata applicazione della classe di appartenenza possono falsare la veridicità della contabilità patrimoniale)

 

  1. Esistenza di beni giuridicamente di non più spettanza dell’ente (ad esempio occorre verificare l’effettivo trasferimento di tutte le competenze immobiliari connesse agli ex Ospedali Psichiatrici – ex lege 833/78)

 

  1. Esistenza di beni sopraggiunti ex lege ma non ancora recepiti catastalmente e patrimonialmente ( è questo il caso di eventuali immobili giunti in uso alla Provincia ad esempio ex lege 23/96 – scuole superiori – degli immobili di provenienza ex ANAS o ancora, se così determinato, gli immobili afferenti la formazione professionale)

 

In tutti questi casi diviene fondamentale la regolarizzazione catastale e il successivo riallineamento della contabilità patrimoniale.

 

  1. Esistenza di gestioni correlate a diritti reali minori (diritto di usufrutto, comodato d’uso, uso e abitazione, diritto di superficie ecc…)

 

  1. Esistenza di beni di cui non si conosce la proprietà (La Corte di Cassazione civile, sezione III con propria sentenza in data 3 maggio 1996 n° 4089 è intervenuta disponendo che la sdemanializzazione tacita , ossia il passaggio di beni del demanio pubblico al patrimonio dello Stato, delle Regioni delle Province e dei Comuni, in mancanza di un formale atto di declassificazione, è comunque ravvisabile.

La massima Corte, pur limitando il campo di applicazione della massima giurisprudenziale, di fatto, non esclude e quindi considera ammissibile la sdemanializzazione di fatto di un bene.

 

In questo contesto appare utile richiamare anche la sentenza del  Consiglio di stato Sez. IV in data 14 dicembre 1982 n° 843 con la quale si ritiene sufficiente, ai fini della sdemanializzazione, la presenza di atti, anche solo comportamentali, univoci e concludenti, incompatibili con la volontà di conservare la destinazione del bene al suo originario uso pubblico.

 

Ciò premesso appare logico affermare come le massime giurisprudenziali in materia avvalorino il principio secondo il quale “ la sdemanializzazione di un bene pubblico può anche essere tacita e risultare da atti univoci e concludenti, incompatibili con la volontà dell’Ente di considerare come demaniale il bene stesso.”

 

Il fulcro del problema consiste quindi nel constatare come il comportamento inerte della pubblica amministrazione (ad esempio l’omessa inventariazione del bene), sia pure manifesto, certo ed inequivocabile, possa trasformare il bene, anche demaniale, in un oggetto suscettibile di usucapione da parte dei privati.

 

Quanto sopra comporta naturalmente specifiche responsabilità in capo al Dirigente della conduzione patrimoniale

 

  1. Esistenza di beni occupati sine titulo da soggetti terzi (si innesca automaticamente un processo di danno erariale – mancanza di adeguato corrispettivo per l’occupazione)

 

  1. Esistenza di beni ancora censiti ma, nella realtà, demoliti (E’ questo il caso degli edifici o delle costruzioni, anche modeste, espropriate o acquistate al fine di realizzare varianti stradali. I cespiti, demoliti al fine di costruire la nuova sede stradale devono essere cancellati al catasto mediante istanza di demolizione)

 

  1. Errate classificazioni dei beni (la gestione dell’inventario è essenzialmente connessa con l’utilizzo del bene. Ciò che oggi è disponibile, se utilizzato per fini istituzionali, può divenire “Bene patrimoniale indisponibile” – Da quanto sopra la cosiddetta dinamicità dell’inventario)

 

  1. Errata valutazione del bene (non osservanza del disposto legislativo)

 

  1. Mancata inventariazione dei cosiddetti oneri riflessi o indiretti (ad esempio il costo del notaio in caso di acquisizione immobiliare post D.Lgs. 77/95)

 

  1. La corretta inventariazione diviene base imponibile per la liquidazione dell’I.C.I. (Le Provincia sono esenti solo per il patrimonio destinato a fini istituzionali)

 

Le riflessioni sopra evidenziate rappresentano solo alcune delle problematiche che devono essere necessariamente affrontate in caso di dovuta inventariazione ex lege 77/95.

 

L’inventario, se correttamente definito, diviene fonte primaria per il calcolo e lo sviluppo della contabilità patrimoniale dell’Ente.

 

Accanto all’inventario la necessità di sviluppare un’attenta contabilità patrimoniale impegna  tutti gli Enti pubblici in impegnative filiere di gestione foriere di consumi e costi davvero cospicui.

 

La nostra società al fine di coniugare al meglio le problematiche sopra accennate con le migliori soluzioni possibili ha realizzato e ormai ampiamente diffuso il software  CAPITAL ASSET MANAGEMENT.

 

CAPITAL ASSET MANAGEMENT è un programma innovativo, assolutamente unico e soprattutto nato per gestire tutte le procedure amministrative e patrimoniali tipiche della Pubblica Amministrazione e di tutte le società o organismi a carattere pubblico.

 

Il software, con assoluta precisione, risponde alla più completa due diligence immobiliare: dalla gestione del patrimonio demaniale e patrimoniale indisponibile alla gestione delle concessioni, dalla gestione del più completo dossier edificio all’assoluta compatibilità del contenuto con l’attuale disegno di legge inerente il Fascicolo Fabbricato, dalla gestione delle locazioni al calcolo automatico della redditività delle medesime, dall’analisi delle servitù giuridiche gravanti sull’immobile al più completo quadro urbanistico, dall’analisi dei vincoli possibili al dettaglio del quadro catastale e giuridico esistente.

 

Straordinariamente calibrato sulle specifiche esigenze della pubblica amministrazione, CAPITAL ASSET MANAGEMENT è l’unico software a combinare il modulo property (locazioni e concessioni) e il DOSSIER EDIFICIO© con le esigenze inventariali e contabili degli enti territoriali. La peculiarità del programma si evidenzia, ad esempio, nella straordinaria precisione del percorso contabile. Ad oggi si tratta dell’unico software che, oltre al normale processo di contabilizzazione e ammortamento, gestisce in modo corretto: immobilizzazioni in corso, immobilizzazioni su immobili di terzi (i lavori effettuati negli stabili di proprietà di terze persone), le immobilizzazioni immateriali (le licenze, i software) ecc... Tale contabilità può essere sviluppata per cespiti principali, subalterni reali o fittizi e per complessi di immobili raggruppanti più unità immobiliari. Le medesime immobilizzazioni sono altresì rendicontabili per lavori effettuati in presenza di contributi esterni, parziali o totali, con conseguente necessità di più ripartizioni e imputazioni contabili.

Il giroconto contabile viene sviluppato automaticamente, portando in ammortamento le somme precedentemente immobilizzate.

Il prospetto storico contabile consente di tenere memoria di ogni percorso effettuato.

 

Oltre a quanto evidenziato, il pacchetto include nel modulo base una ricca modulistica (caratterizzabile con il logo del titolare della licenza) e una considerevole serie di fac simili direttamente esportabili in formato word. Conclude l’offerta la presenza di un preziosissimo glossario direttamente esportabile in formato word contenente definizioni, approfondimenti, riferimenti legislativi attinenti l’intera dimensione patrimoniale.

 

CAPITAL ASSET MANAGEMENT nasce dalla ultra ventennale esperienza del Dott. Flavio Paglia ancora oggi responsabile della gestione e valorizzazione del patrimonio dell’Amm. Provinciale di Genova.

Un software, quindi, assolutamente e completamente calibrato sulle singole e peculiari necessità dell’Ente Territoriale.

Il Glossario, compendio della dottrina espressa dall’autore, fornisce ad ogni singola Amministrazione Pubblica la risposta o l’approfondimento necessario su ogni criticità incontrata.

 

La licenza software è rilasciata per un numero illimitato di utenti contemporanei (purché appartenenti al medesimo Ente locale);

Il software consente l’accesso diversificato alla procedura da parte degli utenti;

Il software è inoltre fornito con la manualistica cartacea e/o elettronica, idonea per l’apprendimento e l’uso applicativo da parte degli utenti di tutte le relative funzionalità, ivi compresa quella specificatamente rivolta all’amministratore di procedura/sistema

 

All’interno del nostro sito sono visionabili tutti i filmati inerenti la dimostrazione del software. I nostri uffici rimangono a disposizione per effettuare dimostrazioni completamente gratuite presso il vostro ente.

 

 

 

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